Hanno origine tubarica
Si dividono in 2 forme:
- Forma meccanica (trasudativa,sierosa) : legata a ostruzione della tuba di Eustachio.
- Forma infiammatoria (essudativa): sostenuta da una salpingite che si trasmette
all’orecchio medio e provoca ostruzione tubarica per congestione ed edema della
mucosa.
OTITE MEDIA CATARRALE ACUTA TRASUDATIVA
Più frequente nell’adulto.
Consegue a processi rinofaringei meccanici (specie brusche variazioni della pressione
atmosferica ,otite barotraumatica in aviatori e subaquei).
Otite barotraumatica: quando si ha una diminuzione della pressione atmosferica la tuba di apre non
appena la differenza di pressione tra orecchio ed ambiente giunge a 15 mmHg. Nel caso di aumento
della pressione atmosferica, solo movimenti di deglutizione possono ristaurare l’equilibrio. Inoltre a
ciò si aggiunge il decremento della pressione interna dovuto all’assorbimento da parte della mucosa
di O2 e N2 dell’aria interna.
Ad un certo punto si avrà la dilatazione dei capillari sanguigni e linfatici che determineranno la
formazione di trasudato nell’orecchio medio che potrà occupare tutta la cavità.
Il timpano di lacera quando la differenza di pressione supera i 100 mmHg.
Sintomi:
- Otodinia violenta, improvvisa
- Acufeni a tonalità grave
- Ipoacusia da trasmissione con autofonia
- Talvolta vertigini
- Timpano iperemica nella pars flaccida
TERAPIA
Guarisce spontaneamente in 820 gg; rare trasformazioni in forma purulenta
Se non regredisce in 78 gg si procede a paracentesi timpanica per il drenaggio del trasudato con
ago e in anestesia generale o locale. Effettuare anche copertura antibiotica (il drenaggio dura 56 g)
Se non si ha trasudato, dopo 78 gg di effettua la manovra di Valsalva : espirazione a bocca e narici
chiuse dopo inspirazione forzata) atta a ristabilire la pervietà tubarica.
Altra tecnica per ristabilire la pervietà tubarica è il cateterismo tubarico.
Recidive frequenti possono portare alla timpano sclerosi o otiti cronica sclero adesiva per la
formazione di briglie cicatriziali ed aderenza tra membrana , parete mediale della cassa e ossicini
dovute a lento processo di organizzazione del trasudato.
OTITE MEDIA CATARRALE ACUTA ESSUDATIVA
Frequente nei giovani e nei bambini
Spesso sequele di adenoiditi croniche che evolvono in salpingiti catarrali per propagazione del
processo infiammatorio.
Vi sono 2 fasi di malattia (spesso consequenziali):
fase dell’ostruzione tubarica con lievi disturbi meccanici quali senso di occlusione,
ovattamento auricolare, acufeni e autofonia. Regredisce spontaneamente in qualche giorno.
Evoluzione del processo grave con otodinia improvvisa, ipoacusia di trasmissione, acufeni a
tonalità bassa e autofonia, vertigini labirintiche, timpano ispessito e retratto., scarso essudato
e spesso sovrapposizione di processi suppurativi. Terapia con antibiotici e corticosteroidi.
Nel caso cercare di ristabilire la pervietà tubarica (con manovra di Valsalva)
OTITI MEDIE CATARRALI CRONICHE
Organizzazione del trasudato o dell’essudato che porta alla formazione di tessuto connettivo ex
novo.
Sintomi:
- senso di pienezza auricolare
- acufeni
- alterazioni funzionali varie (dipendono dalla posizione delle briglie cicatriziali)
- ipoacusia da trasmissione per ridotta mobilità catena ossiculare
- evidente retrazione della pars flaccida (membrana di Shrapnell) a causa del processo di
cicatrizzazione connettivale a carico dell’articolazione incudomalleolare
OTITI MEDIE PURULENTE ACUTE
Sostenute da streptococco, diplococco, piocianeo, proteus ed enterococco
Vie di infezione:
- attraverso il meato acustico esterno (solo se timpano perforato)
- via ematica
- via tubarica
evoluzione in 3 fasi:
iperemica: iperemia del timpano, rialzo termico, senso di occlusione auricolare,
ispessimento della membrana ed infiltrazione leucocitaria sottoepiteliale che impegna
tutto l’orecchio medio. Fase di breve durata che spesso si risolve con terapia antibiotica e
sulfamidica. In caso contrario si passa a fase II.
essudativa: febbre elevata, otodinia pulsante specie notturna con dolore diffuso all’emicranio corrispondente, , ipoacusia di trasmissione ,autofonia,acufeni.
Inoltre leucocitosi , timpano ispessito,iperemica ed estroflesso dall’essudato.
Se non si instaura terapia antibiotica efficace si passa alla fase III
perforazione: spontanea, provocata dalla pressione dell’essudato. Si solito puntiforme o a
fessura. Causa quindi otorrea purulenta con attenuazione dei sintomi per drenaggio nel
meato acustico esterno. Dolore attenuato. Guarigione in 815 gg.
Può complicarsi in mastoidite a causa di incompleto o insufficiente drenaggio.
Terapia: antibiotici, sulfamidici e corticosteroidi. Paracentesi timpanica se non si
osservano miglioramenti entro 72 ore dalla terapia antibiotica.
Otite media purulenta acuta con scarlattina: decorso grave fin dall’inizio con tendenza alla necrosi.
Rapida perforazione del timpano, con necrosi fino a distruzione totale di questo.
Terapia: alte dosi di sulfamidici e penicilline.
OTITI MEDIE PURULENTE CRONICHE
Processi evolutivi delle forme acute in seguito a:
- non adeguata e tempestiva terapia
- forme scarlattinose
- forme legate all’esistenza di fattori predisponenti generali (diabete) e locali (adenoiditi ecc.)
3 forme:
- semplice
- granulomatosa
- colesteatomatosa
Semplice
perforazione unica a sede centrale o inferiore che non raggiunge mai l’anello timpanico e mai a
sede epitimpanica.
L’infiammazione interessa solo il rivestimento mucoso (non l’osso e gli ossicini)
- Otorrea mucosa o mucopurulenta, non fetida.
- Il pz non accusa dolore
- Ipoacusia associata alla necessità di detergere con frequenza il condotto uditivo
Terapia: instillazione di alcool salicilico o borico
A volte necessario associare terapia generale con antibiotici dopo antibiogramma
Granulomatosa
In pz affetti da otite media purulenta cronica semplice o colesteatomatosa.
Formazione di tessuto di granulazione che può occupare tutto il meato acustico esterno
determinando l’impossibilità del deflusso della secrezione purulenta provocandone il ristagno.
Se tale otite nasconde la forma colesteatomatosa si possono avere gravi complicanze,anche mortali.
Terapi: rimozione chirurgica del tessuto di granulazione
Colesteatomatosa
Caratterizzata da perforazione marginale del timpano che spesso interessa la membrana di Shrapnell
confondendosi in alto con un processo di carie e di disfunzione ossea della parete esterna
dell’epitimpano.
Nella regione epitimpanica si osserva una massa biancastra, costituita da materiale amorfo al centro
e lamina di cellule epiteliali radicalmente, che assume funzione di matrice del colesteatoma.
Colesteatoma:
- Dato da passaggio nella cassa timpanica dell’epitelio di rivestimento del meato esterno
acustico.
- accrescimento espansivo con riassorbimento osseo circostante.
- può raggiungere l’antro e le cellule mastoidee oppure occupare il cavo del timpano.
- il cavo del timpano contiene di solito un liquame purulento fetido.
Colesteatoma vero: derivato da residui embrionali ectodermici rimasti inclusi nell’osso
Pseudocolesteatoma: secondario a otiti purulente croniche medie.
Condizioni necessarie per la formazione del colesteatoma:
- assenza di membrana timpanica tra meato acustico esterno e cavo del timpano
- persistenza della perforazione nel tempo
- assenza di mucosa nel cavo del timpano (la quale contrasterebbe l’impianto dell’epitelio del
meato esterno)
- la penetrazione dell’epitelio deve avvenire in una cavità anfrattuosa con piccola apertura che
ostacoli l’eliminazione delle lamelle epidermiche macerate dall’essudato purulento.
Sintomi:
- di scarso rilievo sebbene l’affezione sia grave
- a volte esordio con paralisi del facciale o labirintite
- otorrea densa, fetida con detriti biancastri.
- Ipoacusia con senso di peso all’orecchio malato
- Perforazione marginale (sempre presente,caratteristica essenziale)
Diagnosi: radiologica con valutazione erosione ossea
Terapia: asportazione chirurgica radicale con svuotamento di tutte le cavità del timpano ad
eccezione della staffa e trasformazione del cavo timpanico in cavità unica. Timpanoplastica.